L’unità flottante per la produzione petrolifera Goliat ha iniziato i preparativi finali in Norvegia.

Sandnes, Norvegia – L’unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico di petrolio e/o gas naturale (FPSO) Goliat è arrivata a Port Hammerfest in Norvegia settentrionale dove verrà preparata per diventare la piattaforma di produzione petrolifera più grande ed avanzata al mondo. La piattaforma ha percorso 15.608 miglia nautiche in 63 giorni di navigazione sulla più grande nave da trasporto pesante del mondo, la Dockwise Vanguard, dalla Corea del Sud attraversando tutto l’Oceano Indiano, circumnavigando l’Africa e percorrendo l’Oceano Atlantico ad Ovest delle Isole Britanniche.

 

Goliat, realizzata per conto di Eni Norge AS, verrà preparata per iniziare la produzione di petrolio nel Mare di Barents entro la fine dell’estate. Nel fiordo fuori Hammerfest il ponte della nave da trasporto verrà sommerso permettendo alla piattaforma Goliat di iniziare a galleggiare autonomamente. Cinque rimorchiatori si occuperanno del traino della piattaforma alta 170 mt fino ad Ersvika.

Il lavoro durerà circa tre settimane e comprenderà tutte le ispezioni, i collaudi e le verifiche finali di tutte le attrezzature; verrà effettuato nel fiordo utilizzando undici imbarcazioni. Una volta completato Goliat verrà nuovamente rimorchiata per circa 50 miglia nautiche (80 km) fino alla sua posizione finale dove sarà collegata alle 14 linee di ancoraggio. Successivamente verranno installati gli ombelicali, circa 20 km di tubi di acciaio sottomarini, assieme a tutti i sistemi di controllo sottomarini e Goliat verrà collegata al cavo di alimentazione elettrica dalla terraferma diventando operativa per la produzione.

Goliat è stata realizzata per adattarsi alle difficili condizioni climatiche ed ambientali del Mare di Barents, è progettata per resistere 100 anni in condizioni di tempesta. Il sistema di produzione sottomarino è stato realizzato da Aker Solutions, società norvegese specializzata nella realizzazione di impianti petroliferi in acque profonde e climi rigidi. «Anche se Goliat sarà un progetto di riferimento per le piattaforme a latitudini così settentrionali, è importante sottolineare che le tecnologie utilizzate sono specificamente selezionate per queste condizioni ambientali e sono già state provate altrove» hanno dichiarato i responsabili di Aker Solutions.

Una volta a regime la piattaforma Goliat sarà presidiata da un equipaggio di circa 40 persone, mentre la gestione del centro di controllo sarà nella sede di Eni Norge a Hammerfest.